Sulle note della primavera, una danza di ali si snodò nell'etere, accompagnando una voce provenire da oltre il mare. Ella si posò su un giardino di pietre, nelle sale della tristezza, in un clima di solitudine, dove il cuore e la mente viaggiavano senza confini nella vena libera del nulla. Giunse dalle foreste, dalle pianure, dalla madre terra, dolce ella era, soave alla luce della luna nel crepuscolo della mia vita, e mentre la mia anima si sgretolava dentro me, ella sorgeva nel cuore dei miei giorni. Tra le sue braccia di melodia il cuore si raccolse con il cielo infinito davanti. Luce ella era, meraviglia sotto i raggi di luna, dolce nel crepuscolo dei miei anni, mentre la mia anima si sgretolava dentro me, ella sorgeva nel cuore della mia vita. Da un porto lontano venne, lieve nell'aria veleggiò sui flutti di un mar color zaffiro, dal paese del mirto venne, dove la sua voce diventava canto e poi melodia e poi canto ancora. Da un'isola venne a nutrire il mio cuore pieno di orizzonti di niente. Giunse portando un sorriso negli accampamenti della mia anima, amore e luce raccolse nella coppa delle sue mani a lenire la solitudine del mio cuore. Era il respiro delle mie notti, dove le silenziose stelle celavano un universo di bellezza, la bellezza della sua anima. Con la luce ella venne, nel silenzio ella se ne andò.
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Giovanni Rossato
- 30/11/2023 22:21:00
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Concordo con Annalisa, questi versi commuovono, cè ancora speranza per il mondo. Grazie Vincenzo
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Salvatore Pizzo
- 30/11/2023 02:03:00
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Incanta nella lettura, come la musica il serpente, trasportando nella dimensione in cui lamore è mito fondante duna realtà altra. Molto ma molto apprezzata, grazie carissimo. Ciao
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Angelo Naclerio
- 23/11/2023 23:43:00
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Grazie a te Vincenzo,e a Rasimaco, per le belle proposte di lettura. Serena buonanotte
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Vincenzo Corsaro
- 23/11/2023 23:01:00
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Comincio col ringraziarvi davvero di cuore. A volte aver amato una persona ed esserne ricambiato, fa scrivere cose che normalmente non scriveremmo. Allo stesso modo ,quando un tal amore finisce, fa scrivere cose sul dolore che non scriveremmo. Sono lamore e il dolore che esaltano le emozioni che la nostra anima poi trasforma in versi, e questi versi non sempre sono belli o come vorremmo, tante volte sono semplici. Ma spesso la meraviglia sta proprio nella loro semplicità, come per esempio in questa bellissima poesia di Jimmy Santiago Baca e ti ringrazio per averla proposta, rasimaco. Ma ne propongo unaltra che avevo pubblicato ed è di William Butler Yeats del 1899: "Cammini sui miei sogni" che nella sua semplicità è stupenda e semplicemente ladoro e il tema è simile a quella di Santiago Baca. Questo è il link se volete leggerla:
https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=poesia&Id=63208
Vi auguro una serena buonanotte :)
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rasimaco
- 23/11/2023 20:18:00
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Leggendo la tua poesia, immensa a parer mio, la mia mente è andata ad una poesia di Jimmy Santiago Baca, un autore americano forse non famoso come Bukowski, ma per me molto bravo e i cui testi sono molto belli. Offro questa poesia Offro questa poesia a te perché non ho nient’altro da dare. Tienila come un cappotto pesante per coprirti quando viene l’inverno, o come un paio di calze calde che il freddo non può mordere, ti amo, Non ho nient’altro da darti che un piatto di polenta per scaldare la tua pancia in inverno, una sciarpa per la testa, da mettere sui capelli, da avvolgere intorno al tuo viso, ti amo, Tienila, apprezzala come faresti se ti fossi perso, come se cercassi una direzione in questa giungla che la vita diventa quando matura; nascondila in un angolo del cassetto, in una capanna o in una tenda, tra gli alberi, quando verrai a bussare io ti risponderò, ti guiderò, ti farò riposare vicino al fuoco, stare vicino al fuoco, per farti sentire al sicuro, ti amo, È tutto quello che ho da dare, tutto quello che ci serve per vivere e per continuare a vivere dentro quando al mondo fuori non importa più se siamo vivi o morti; ricordati, ti amo. Un caro saluto Vincenzo e complimenti vivissimi per il sentire che hai saputo esternare in questi tuoi stupendi versi.
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Caterina Alagna
- 22/11/2023 12:20:00
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Sono versi incantevoli che ci cullano in una dolce carezza. Bravissimo, Vincenzo. Ci hai regalato forti emozioni.
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Rosetta Sacchi
- 22/11/2023 06:54:00
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E una meraviglia! Come una bella favola. No, di più. Un sogno, forse un tempo vissuto o creduto possibile nella realtà, che ora diviene canto. Non si può aggiungere bellezza al bello. E questa poesia si commenta egregiamente da sè. Un caro saluto, Vincenzo.
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Angelo Naclerio
- 21/11/2023 22:19:00
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e una luce di stella verso dopo verso me lettore illumina da questa notte di sogno.
Condividendo le impressioni di Annalisa, ciao
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Annalisa Scialpi
- 21/11/2023 18:28:00
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Che bella Vincenzo, mi sono commossa... Quante belle favole poetiche che hai nel cuore!
Una sorgente di bellezza, che certamente troverà il
suo lago, fiorito di luce!
Grazie e grazie per i sempre apprezzati commenti.
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