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al testo di Fiammetta Lucattini
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Tutti mi vollero buona da sempre da quando, bambina bruna di pelle e di cuore, mia madre ammoniva con voce sicura, ispirata "mi raccomando guarda Bruna". Ed io non perdevo d'occhio la bionda sorella che mi chiedeva aria con le asmatiche labbra protese verso la porta di casa. Quando lui spalancò, ruvido e passionale, le ante laccate del mio cuore stupìto mi chiese, senza repliche, di essere buona e più. Così con i figli con gli amici con gli alunni moltiplicai gli esercizi di bontà. Porsi guance aride come un torrente fallito a schiaffi metaforici ma non meno umilianti. Mi piegai al sorriso, ai grazie stentati, ai salati silenzi. Ed oggi, amica, ebbra della tua bontà ti cedo lo scettro felice compiuta. Dormì cento anni la principessa.
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Fiammetta Lucattini
- 03/02/2011 14:53:00
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Cara Maria, leggo ora il tuo commento. Purtroppo, imprecare o, peggio ancora, bestemmiare non serve assolutamente a nulla. Bisognerebbe agire e, allora, forse anche solo un filo derba crescerebbe dritto. Ciao.
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Maria Musik
- 02/02/2011 06:55:00
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E sì, mi ritrovo con Emanuele. Comunque, Principessa, buon riposo! P.S. Ogni tanto, dire parolacce fa bene e non ci rende meno buoni!
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Emanule Di Marco
- 31/01/2011 21:23:00
[ leggi altri commenti di Emanule Di Marco » ]
Pasolini in "Frammento epistolare, al ragazzo Codignola" parlava proprio dei suoi due palmi di pelle tra zigomo e mento, sotto la bocca distorta a furia di sorrisi /di timidezza. Mi sembra che tu sia riuscita bene a ricreare quello stesso tipo di intensa confessione dellinconfessabile di chi ha subìto e poi interpretato la sua buona educazione. Comunque, fra riga e riga, si vede benissimo che tanto buona, poi, non sei... anzi, il tuo spiritaccio affiora eccome...
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Loredana Savelli
- 30/01/2011 18:10:00
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Tu saresti una "finta buona"??? Non ci credo e ti schiaffeggio metaforicamente! :)))
Come sempre racconti la vita con uno sguardo che va oltre.
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fiammetta
- 30/01/2011 18:09:00
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Caro Leopoldo, torno a stupirmi della profonda competenza con la quale commenti i miei versi, chiarendo a me stessa un progetto poetico del quale neanche io conosco il dispiegarsi. Grazie.
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leopoldo attolico
- 30/01/2011 11:58:00
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Un discorso che possiede una sua plausibile misura , una sua rara dignità , in cui si coniugano visività e riflessione , precisa nominazione e calore semantico . Una poesia viva di solitudine e di assenza , ma senza speculazione autobiografica e cedimento sentimentale .
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