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Lettera a Ges

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Gesù te prego
so che sei bambino
ma sei de 'n'antra pasta
sei divino
per cui posso parla'
senza timore
de i miei pensieri
ma da core a Core.
Nun me piace sto monno
dov'esse donna
è 'n castigo,'na gogna
'na vergogna.
Ciò drento a l'occhi
ancora le sorelle
spojate,violentate,
scannate come agnelli.
Ciò drento ar core
Giulia dissanguata
a 'n idolo de paja
consegnata.
Ma puro ne la mente
cio' Maria,la mejo donna,
tutta bella e pia.
A Lei m'aggrappo
quanno disperata,
cerco 'n soriso,' bacio
'na risata.
Pe Maria chiedo 'n parto
consolante,na vita
luminosa e trasformante
e attorno a Te tanti
fiji 'nammorati
presso er presepe
già purificati

 Ferdinando Battaglia - 21/12/2023 14:40:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Ancora affermato altre volte, l’uso di una lingua dialettale, risolve la distanza astrattiva ovvero eminentemente intimista dell’esperienza religiosa quando agogna il tradursi in parola, ancor di più a rischio d’insuccesso se cerca il verso; quindi, premessa una ipotesi esplicativa di una scelta stilistica, che personalmente apprezzo nella produzione poetica della Lucattini, anche in virtù dei contenuti esperienziali, divenuti corpo sapienziale e humus teologico, vorrei ora offrire il mio "obolo" di risonanze su questa "Lettera a Gesù".
Se da un lato abbiamo la scelta della propria lingua dialettale, dall’altro, con pienezza legittima, abbiamo l’identità femminile che la Poetessa reclama e condivide con la condizione della donna nella Storia e nell’Attualità, "spezzando il pane" della sorellanza con ogni altra creaturaddi genere femminile, in un’attenzione elettiva verso le vittime della violenza brutale di genere, sia in contesti di guerra sia in quelli di ordinaria quotidianità civile, e convocando a questa sorellanza anche Maria, quasi a reinterpretare, perché la profezia di questi tempi lo vuole, e in chiave di genere il "come in Cielo così in terra", ma anche affidando e riconoscendo alla Madre di Dio, prima l’iconografia di un Mondo Nuovo poi il Suo essere in sé, Ella, Maria, potente eco di grazia dell’Incarnazione.

 Teresa Cassani - 17/12/2023 17:27:00 [ leggi altri commenti di Teresa Cassani » ]

Ciò che ditta dentro la lingua irresistibile, piena di calore.

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