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Colletti bianchi

 

Questa idea della felicità 
tappata negli spiragli inattesi
è appena un soffio 
schiusa fra le pieghe delle cose,
lo vedi anche tu

ch’è solo una libellula sulle dita
un impalpabile afferrare
per non precipitare

dentro gli orologi fermi sulle piazze 

declamanti gli orologiai del nulla. 


Che paesaggio la mente… 
scale, finestre, e gradini 

e da ognidove un miraggio,
e che scialbo concetto ho io
dell’aristocrazia sciacalla e funzionaria 
che manda avanti calcoli, opportunismo,

e amici degli amici

privi di talento e viaggi
dentro un vero centimetro di fede.
Scendo alla prossima

dove l’aria è periferia

dove lo sguardo sprofonda

oltre il semplice guardare

 

 

 Giovanni Rossato - 27/01/2024 19:02:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Mi piace...
Grazie

 Franca Colozzo - 26/01/2024 22:21:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Una società demente è la nostra che imbastisce da sola la propria infelicità. Oggetti e desideri, in cui veniamo intrappolati vendendo a volte la nostra anima al demonio, sono l’ossessione quotidiana.
Gli amici degli amici sono le meretrici di quest’insulsa società dove affondano tutti i sogni giovanili per respirare il lezzo d’un mondo bieco e perverso a causa di un’umanità spentasi da sola. All’alba della vita, l’ingenuità che arride ad ognuno di noi viene rigidamente incapsulata in standardizzazioni sociali confacenti all’architettura di un sistema teleguidato da pochi perversi demoni.

SOCIETA’ DEMENTE (una mia vecchia poesia)
https://www.larecherche.it/testo.asp?Id=35176&Tabella=Poesia

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