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al testo di Vincenzo Corsaro
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Vivo una vita che non è la mia, m'è estranea, non mi appartiene. Questi posti... non sono più i miei, mi sento un intruso. Non sono più me stesso. In me vi è rabbia... vuoto... assenza.
Rabbia per aver trascorso inutilmente anni della mia vita che mi hanno lasciato un vuoto dentro.
Un vuoto che avrei voluto riempire tornando indietro ai tuoi diciassette anni, quando eri ancora un fiore da cogliere ed essere l'unico amore della tua vita per assaporare insieme ogni istante e tutto ciò che di meraviglioso ci saremmo donati...
Sento il tuo amore per me pervadere ogni più intima e nascosta piega del mio essere facendolo vibrare ebbro di delizia al suono delle tue dolcissime parole.
Ma è l'assenza delle tue carezze, dei tuoi abbracci, del profumo della tua pelle, del perdermi nelle profondità dei tuoi occhi neri, non poter accarezzare i tuoi capelli e tutto ciò che l'averti accanto avrebbe reso meraviglioso... che sento come un macigno su di me.
Voglio fuggire da qui da questa vita, da questi posti.
Seguirò il mio cuore attraverserò montagne ed oceani raggiungerò la tua isola troverò la nostra canzone e verrà cantata, vivremo i giorni che ci restano in un abbraccio senza fine, vivremo un amore senza fine in un mondo e tempo senza fine. |
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