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al testo di LauraLapietra
Rugiada DAngelo
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A volte la nostalgia di un caro è un prezioso ricordo in un mesto pensiero tracotante tra le pieghe della sua perdita propagginandosi nella mente, per poi scendere nel cuore come vortice di commozioni riscaldando l'anima turbandola nel profondo, immaginando così a occhi chiusi di poterlo abbracciare respirandone gli olezzi del trascorso vissuto insieme! Originando inevitabilmente lacrime d'amore e d'affetto che rigano copiose le guance lasciandoci sussultare dal calore dello stupore nel rivelarsi che in fondo quelle lacrime di luce dolce rugiada d'angelo, non sono altro che carezze del proprio caro mentre svelano fitte in quei brividi nelle strette del cuore negli abbracci di quel caro alato che alacre e benigno ci trasfonde nell'intimo suscitati nell'epicentro che risiede nel nocciolo dell'essere di chi lo anela costantemente nei sogni, per ricordare con tenerezza che la lontananza in fondo non è poi così profonda nel tempo dell'uomo se abita in noi, ma è solo un'incresciosa situazione spaziale determinata dalla distanza che non getta mai nel baratro della reminiscenza, se vie è ancora quel nastro d'oro che ancora indissolubilmente unisce chi si vuol bene anche oltre l'acredine morte. ©Laura Lapietra
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