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al testo di Marco Galvagni
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La luce dei tuoi occhi è al limite di primavera dove ogni gesto si tocca, s’interseca dapprima solo rosso incenso ora sottobosco dal profumo di pruni, nuvola immobile nell’azzurro, violino che suona un armonico concerto di note.
Ti racconterò dei tuoi occhi, del loro colore nocciola, folgore d’una scintilla d’un alfabeto d’amore. Davanti all’uomo conquistato sei cieca esaltazione, regina ingenua come un fiume nel deserto.
Fra le aurore e il frangiflutti delle notti vi sono ghirlande da coltivare, te ne pongo una al collo di panna. Fra i tuoi occhi e il mare immagini d’onde di di passione, il nostro nido come quello d’una coppia di rondini.
Il battello dei sogni veleggia in un lago dorato, la terra inseminata attende i tulipani. Sei la superba avventura del maggio odoroso nei tuoi occhi vi son perle ogni giorno più incantevoli d’un mazzo di fiori alle campane dell’arcobaleno. |
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