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al testo di Ivan Pozzoni
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Nella mia vita, densa di umidità, si arriva spesso ai 40°, un sole costante batte sulla mia testa, in un mare di sudore, assetato d’iodio, bevendo come cammello in deserti di sentimenti attendo sera, senza neanche una lacrima da incendiare, da svendere.
Vivendo, in costume, nella vasca da bagno, nella vasca delle murene, mi addormento alle tre, e mi alzo alle sei, vittima d’una sindrome da disidratazione, con nausea, vomito, ustionato dall’angoscia come novello operaio delle acciaierie ThyssenKrupp; estinguo i miei accenni di sete, cenando in ristoranti messicani, in ristoranti tedeschi (birra e salsicce), e mi disseto, mettendo mutande bollenti nel freezer.
[Galata morente, 2010] |
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