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al testo di Ivan Pozzoni
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Mi sento vecchio, sono un vecchio, senza entusiasmo, senza studiare, senza sorridere, nell'unico desiderio di dormire ore, e ore, nella certezza di star rovinando vita e cuore.
Divento brutto, sciatto, arranco in stoccate d'odio, stanco e stordito, morto di mente, e d'anima.
Penso, tra due/ tre anni, come un Marco Dall'Olio, come un Ezio stravolto, circondato da sorrisetti: "Guarda mamma, che uomo strano, gli hanno spezzato braccia e gambe, e ora striscia per il mondo sul deretano".
Lo merita, disadattato, correre in retro, col freno a mano tirato...
[Androgini, 2008] |
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