LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Ivan Pozzoni
|
|||
Basta una distrazione nelle nostre frenate abitudinarie, su un cavalcavia dell'autostrada, nelle strade dense di verde, curve come bisce stanche, tra i fossi di Siziano, a trasformare i nostri desideri di vita in sonni d'insonni.
Arriverà un sms, realmente non scontato, datato 17 marzo 2009, ore 18.20, a te, donna, che non ti sei sentita mai degna d'attenzione, interessante, con dentro: "Ti scrivo, ora, con veli densi di nebbia davanti ai miei occhi, sentendo rivivere l'arietta fresca di non ancora Primavera. Ho freddo, non sono solo, esiste un'anima che tuona nel tramonto. Non ho paura, sai?".
Mentre, con mani tremanti, accarezzerai il dorso di Princesse, tornata docile, adesso, riceverai notizia della mia morte, in data 17 Marzo 2009, ore 18.00, e, seduta sul divano, iridi di lacrime, non riuscirai a dimenticarti di me.
[Lame da rasoi, 2008] |
|