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al testo di Ivan Pozzoni
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Dire, a chi ti ama, a chi infrange onde e inquietudini, barriera corallina, collana d'ombre, non riesco a scovare un attimo, nascosto nelle ante dei miei domani, non riesco a inventare, a imbruttire un minuto in una intera settimana, è burqa soffocante, creato, da noi tutti, nel tentativo di mascherare una concezione di vita mostruosa, aberrante.
Ebbene, vada come vada, quando avrai finito di giocare con le mie Idi di Marzo, col tuo buffissimo calendario biologico, mi troverai lì, sempre lì, a guardarti, dall'occhio della tigre, spensieratezza da fachiro indiano, nei tuoi occhi di vetro metropolitano.
Questa, la mia sconfitta, la tua sconfitta, lo sai.
[Mostri, 2009] |
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