Scrivi un commento
al testo di Paolo Ottaviani
SIBILLE
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
SIBILLE Dormono sassi rossi le cime sibilline occhi e rocce a nord-ovest volto sfingeo lo squarcio non mira verso il mare né il fresco chiaro d’acque e d’ombre tenebroso dentro la forra infernale.
Bruciano sassi rossi i desideri nella luce serpentina per vette che muove il nostro sangue oscuro d'erba e di laghi lucenti defilati destini sulle schiene all’orizzonte oltre la fatica e il sole.
|
Corrado Sabbia
- 14/01/2012 18:08:00
[ leggi altri commenti di Corrado Sabbia » ]
genera una profonda nostalgia dei monti sibillini, e del silenzio che cala nelle valli appena il sole fa ombra, a sera non ancora fatta, le mani fredde sui passi in discesa. ottaviani di fioretto.
|
Paolo Ottaviani
- 15/02/2011 10:30:00
[ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]
Come sai, cara Loredana, la poesia è polisemica, aperta al mare dogni possibile esegesi...Ed io sono sempre grato della tua partecipe attenzione! Ciao
|
Loredana Savelli
- 14/02/2011 16:11:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
La seconda strofa si sviluppa in modo inaspettato: i "volti sfingei", accesi dalla luce, ora non dormono più. Al contrario muovono sangue e desideri che restano però oscuri come i nostri destini ultimi ("oltre la fatica e il sole") . Non so se io abbia interpretato bene, la poesia è incantevole e stimola a riflettere e forse a divagare. Ciao
|
|
|