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Ottavo Vangelo

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OTTAVO VANGELO”

di Oscar Esile.

 

Ii 18 febbraio 1941 a Ebal vicino a Nablus a Sud del Mar di Galilea in un sarcofago vicino a quello di un morto, sono state trovate delle pergamene, che molti studiosi di scritture antiche, fanno risalire al secondo secolo dopo Cristo. Seppure di difficile traduzione per la lontananza della cultura allora in uso, si è comunque trovata la chiave di lettura. Ma quello che si evidenzia in questi rotoli, definiti “Ottavo Vangelo”, è la difficoltà che avrebbero avuto quanti avessero raccolto i vari libretti, nei secoli o millenni dopo Cristo, per formare la Bibbia. E dalle trascrizioni, darvi significato alle parole, nelle intenzioni che volessero gli autori.

Si afferma che Cristo, è un Individuo che ha assimilato l'energia che l'Uomo ha prodotto attraverso una nuova corrente di pensiero in un percorso di millenni prima di Lui, con velleità dell'incarnarsi del Messia. Il sistema che primeggiava molto prima di Cristo nell'Essere Umano è quello della creazione di Idoli e Divinità di ogni genere considerate da noi pagane, che servivano nel sottomettere i sudditi sempre più esigenti, in modo di poterli dominare. Con il progredire anche questi Idoli e Divinità pagane vengono sostituiti da Divinità Divine, che adottano lo stesso fondamentalismo della sottomissione ai propri addetti!

Essendo il sistema adottato che dava ad ognuno possibilità di crearsi divinità di ogni tipo per soddisfare le proprie necessità, si accorsero di non formarvi coscienza per coalizzarsi. Ma ognuno cercava di far prevalere la propria Divinità sulle Divinità degli altri. Creando spesso conflitti che sfociavano in guerre. Per questo motivo si diede sviluppo ad una Nuova corrente di pensiero perché si avverassero le loro velleità nel Messia Spirito di Dio in un Uomo necessario a formarvi coscienza di essere parte gli uni degli altri, ed infine elevasse tutta l'Umanità a Figli di Dio.

È Cristo che si fa carico di esaudire tali loro aspirazioni attraverso il Suo Sacrificio. Non sarebbero riusciti ad imporre il Decalogo, se non fosse stato divulgato dal Patriarca Mosè, ritenuto in contatto con Dio avendo avuto dalle Sue mani le tavole del Decalogo, fatto passare come Legge di Dio. E se non fossero accompagnati nel deserto, senza alcuna distrazioni perché si assimilasse ciò che Dio dettava attraverso la Sua Legge, nel formarsi coscienza di un Dio Unico immensamente grande, da eliminare quante avevano create fino ad allora.

O non avrebbero assimilato che Dio avesse incaricato Noè di costruirvi l'Arca salvando la Sua famiglia per dare discendenza a generazioni di fedeli al proprio Dio. In modo di eliminare attraverso il diluvio i discendenti di Adamo, che dimostrò infedeltà disobbedendo alle imposizioni del Creatore. Non era necessario che gli eventi fossero supportati dalla realtà, che esistesse o meno Adamo, Noè, Mosè ed un Dio di tale specie, o che ci fosse stato o meno il Diluvio.

Bastava che ci fossero riferimenti storici, passati da generazione in generazione, come si fa tutt'ora, e diventati ormai leggenda come una grande alluvione. Col passare del tempo si enfatizzava sempre più l'evento per dar potere ad un Dio che si creavano sempre più immensamente grande, in grado di eliminare le sue creature Salvandone solo otto, così da dimostrarne la potenza del Dio Creatore e padrone della vita di ogni individuo.

Si afferma nell'Ottavo Vangelo che non vi fosse per l'Essere Umano evoluzione diversa da quella che si ha avuto. In quanto essendoci evoluti in Esseri Umani dalla similitudine agli animali, senza alcuna nostra coscienza di esistere, non ci è possibile che attribuirvi al Dio Creatore il merito di quello che siamo. Anche se non è possibile attribuirvi fatti storici e o scientifici, agli eventi se sono espressi attraverso -Metafore, Allegorie e Parabole-.

Con l'Ottavo Vangelo, si sostiene di come l'Essere Umano prima di Cristo non fosse completo in quanto sottomesso all'Istinto Primordiale, lo si considerasse impregnato del Peccato. Seppure ha avuto da Eva il Frutto della Conoscenza! Gli mancava il Frutto della Vita che Dio vi proibì nell'Eden. È dato all'Essere Umano di venirne in possesso del Frutto della Vita solo dopo lunga evoluzione e prodotta coscienza di essere parte gli uni degli altri. È appunto l'Uomo Cristo, elevato a Divinità che si assunse il ruolo di consegnarci il Frutto della Vita, attraverso un fatto straordinario del Suo Sacrificio. Che simboleggia il Sacrificio che è chiamata tutta l'Umanità, a spendersi per i propri simili.

Cristo sapeva che non serve a nulla imporre Dogmi e Verità Assolute, essendo tutta l'Umanità fornita di capacità di sviluppo ed uso della Ragione. Ancora oggi la -Legge di Natura- tiene sottomessa la materia, il regno vegetale e minerale. E non possa esistere un Dio che dopo averci fornito capacità di sviluppo ed uso del cervello ci debba anche dire di come usarlo. O ne sia Lui artefice delle nostre scelte, dato che di come ci saremmo evoluti, lo ha definito dalla Creazione, come fatto con tutto l'Universo sottomesso all'Istinto Primordiale, dove solo noi Esseri Umani, ha dato possibilità di sviluppo della Ragione perché ci assumessimo responsabilità del nostro agire.

È lo Spirito di Dio a modificare le nostre coscienze e far comprendere attraverso il Consolatore, quanto era intenzione si divulgasse attraverso Cristo. La Potenza di Cristo è di aver assimilato l'energia prodotta dall'Essere Umano, attraverso una nuova corrente di pensiero, se fossimo in grado di far Fruttare le Proprietà che sono in noi dalla Creazione. Si afferma in Ottavo Vangelo la difficoltà che avremmo avuto di interpretare le Parole di Cristo, dei Profeti e Patriarchi in quanto con sviluppata cultura diversa. Dato che non serve cambiare la -Parola- perché abbia significato diverso.

È attraverso lingue e civiltà diverse che si da significato diverso alle parole. Non di meno viene da ogni singolo assimilata a secondo le Convinzioni che ognuno forma della propria esistenza. Dovuto alla posizione sociale, cittadinanza, situazione economica e di istruzione, che non garantiscono possibilità maggiori di assimilarne i significati, o capire maggiormente cosa intendessero i nostri antenati trasmetterci.

Dato che anche lo studio non da sempre il potere di capire, se non si esercita il cervello nel modellare la psiche, unica responsabile delle nostre esternazioni.

Questo Ottavo Vangelo, afferma che Cristo si è sacrificato per tutta l'umanità! Vissuta prima, a lui coetanea o che avranno vita fino alla fine del genere umano. Seppure sia Metafora ed Allegoria, è attraverso la Morte di Cristo che tutta l'Umanità Muore, e attraverso la Sua Risurrezione Risuscita a Nuova Vita, che è Vita Eterna. Cristo porta a Compimento la Fine dei Tempi, Realizza l'Apocalisse ed il Giudizio di Dio, rendendoci responsabili della nostra esistenza.

È subito dopo Cristo che inizia la -Vita Eterna che non finisce più-. Ed è considerata diversa dalla vita che vivevano prima di Cristo destinata a finire, in quanto avuto evoluzione in similitudine agli animali. È attraverso il Sacrificio di Cristo che veniamo riscattati di tale Onta, consegnandoci la Vita Eterna! Che non si riferisce alla Nostra singola Esistenza, ma all'esistenza dell'Umanità Intera!

È Cristo il Primo Uomo di Spirito, in grado di mondarci del Peccato di Origine della Specie, ed elevarci a -Figli di Dio- trasformando Tutta l'Umanità in Uomo Spirituale! Avendo formata Coscienza non possiamo più considerarsi Uomo Materiale, od impregnati del Peccato e discendente da Adamo. In quanto da plasmati dalla polvere ci è immesso lo Spirito del Dio Creatore. Né diventiamo discendenti da Cristo, in quanto assimiliamo l'energia prodotta da noi stessi, nello sfruttare le caratteristiche e proprietà che Dio ci ha fornito dalla Creazione!

Come immaginato dal Ottavo Vangelo! Abbiamo difficoltà a capire quanto trasmessoci dai nostri antenati. In quanto sbagliamo nel considerare -Realtà Storiche ciò che è avvalorato solo da Metafore ed Allegorie-. In quanto non può esistere alcun fondamento storico e scientifico per formarci convinzione che Dio, considerato Creatore dell'Universo sia in grado di comunicare con l'Essere Umano.

Ma è proprio questa peculiarità che conferma l'esistenza di un Dio Creatore, in quanto è da noi Creato. Se ci fosse veramente un Dio Creatore in grado di sottometterci, saremmo nella situazione che lo sono gli animali, senza coscienza di esistere. O burattini dominati da burattinai.

Dobbiamo considerare l'Entità Soprannaturale che ha Creato l'Universo, un Dio che ha inserito Input al solo genere Umano di evolversi tale. Essendoci riconosciuti ormai maggiorenni elevati a Figli, sono da abbandonare -Tutte le Divinità, consegnateci attraverso Metafore ed Allegorie- essendo serviti per formarci coscienza.

In quanto i nostri antenati, e' attraverso la creazione di un Dio che danno valore all'essere umano! Mentre mantenendoci sottomessi dimostriamo che la Creazione di tutti gli Idoli, Divinità ed il Dio Unico, che manifestiamo in migliaia di modi ancora oggi, sono -Frutto dell'Imbecillità dell'Uomo-.

Anche se le potenzialità che sono in noi sono date da Dio, nulla ha da pretendere. Se Dio avesse capacità di intervenire su di noi allora non dimostrerebbe di essere un Dio, ma un Imbecille come siamo noi. Anziché imparare dal vissuto Coinvolgendoci per trovare la strada da percorrere, ci diamo ancora battaglia perché il proprio Dio prevalga sul Dio che altri considerano loro, pensando sia in grado di risolvere i casini della nostra imbecillità!

Sarebbe il caso di dare sviluppo ad una Nuova Corrente di Pensiero che faccia Crescere. Le religioni, non hanno nulla a che fare con le divinità, con Dio! Essendo sorte per aggraziarsene i Benefici, da Idoli e Divinità pagane che gli essere Umani si Creavano. Nell'evoluzione gli Idoli e Divinità che sono -Morte- sono migliaia di milioni, e migliaia quelle che teniamo in vita tutt'ora. Mentre tutte le Istituzioni Religiose, mantengono dalla notte dei tempi in Vita gli stessi Fondamentalismi, di esteriorità. Dogmi con sontuosi cerimoniali e sottomissioni, pellegrinaggi e preghiere, rosari e ceri accesi.

Finché non mettiamo in relazione ciò che siamo, con le scelte che facciamo, non ci sarà mai possibilità di crescita in noi!

Vostra Nullità, l'analfabeta Oscar Esile

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