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al testo proposto da Anna Laura Longo
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UN GESTO ABILE DI AGGREGAZIONE Riflessioni su Wolfgang Ellenrieder Una detonazione, solida, di materiali variamente assemblati, frutto di un gesto abile di aggregazione e di segmentazione della Forma, dunque della realtà. Una realtà che si schiera - apertamente - dinanzi allo sguardo, seminando un lieve senso di frastornamento. Questo, in sintesi, il risultato delle ricerche attuali dell'artista tedesco Wolfgang Ellenrieder, che espone nell' Accademia Tedesca di Villa Massimo e titola il suo ampio progetto CARTONE-PLASTICA - ORO. Anche il colore è doverosamente immesso, anzi partecipe, in questo gioco di manifestazioni e ibridazioni pittoriche, in cui la spinta vitale sopraggiunge quale degna alleata. Pur aderendo saldamente alla staticità - e sobrietà - della parete, ognuna delle opere presentate tende a proiettarsi e a protendersi caparbiamente, ma con compattezza, verso il riguardante . Ci si potrebbe infatti spingere a definire tali pitture delle "libere prominenze". Il valore dell'aggregazione si instaura e si riassorbe tra i riquadri di cartone, le superfici forate, le obliquità delle parti in bilico: materiali misti e alquanto spigliati nel loro essere liberamente disposti, in un assetto di leggerezza e acerbità, dove il sostrato ritmico è purtuttavia geometrizzante. Meritano un'attenzione specifica le opere di grande formato, anzitutto Kiosk des Glüks ( un vero chiosco ubicato nel primo ambiente ) e Stripes, maxi-pannello che si palesa nel terzo ambiente, quasi a mo' di traguardo. Al loro cospetto l'occhio può abbandonarsi a un definitivo stimolo o segno stabile di presenza e di inopinabile corposità. Ma è in possesso di una valenza sostanziosa e impressiva soprattutto l'opera terminale, fortemente riepilogante: grazie al suo essere un blocco conchiuso essa sembra emanare una sotterranea "vocalità". Non soltanto per la sontuosità della dimensione adottata ma, ad esempio, per la meraviglia del verde prescelto, per l'intreccio austero generato dalla variabilità delle griglie, che danno luogo a intersecazioni inattese, in cui prevale, più o meno nascostamente, il tentativo di simulazione del cartone stesso. Opere che risaltano, come fossero brillanti coacervi ( coacervi forse di desideri o di labili quotidianità): assimilabili a vere e proprie strutture corali. Informazioni Luogo: Accademia Tedesca Roma Villa Massimo Largo di Villa Massimo 1-2 00161 Roma Durata mostra: 31 gennaio -15 marzo 2019 Orari apertura: dal lunedì al giovedì ore 9,00-17,30, venerdì ore 9,00 -14,0; sabato e domenica chiusi www.villamassimo.de |
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