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al testo di Rosanna Chiommino
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Si spandono dolcissime le ore,
Come fragranze primaverili, In eleganti danze verso l'avvenire, Si modula il mio tempo. Di cui cerco il centro. Il fulcro, Il fondamento del mio stare. Un silenzio dopo la voracita' di voci, che hanno alzato croci sul mio passaggio. Rovistato fin dento le ossa, scorticato il mio viso. L'anima appesa a un filo di respiro. Il mio sguardo una speranza di dolcezza. Si fa largo nel silenzio di ore buie Che tramontano tutti i soli di felicita'. Restituendo alla sponda, lacrime tristezza. Antiche paure e spessori di freddo. Ma l'inverno e' passato. Qualcosa che ha piegato ma non spezzato La vita che rifiorisce, da dove era ferita, rinverdita,ricoperta di un nuovo velo di cielo. Che mi solleva le ali del nuvo giorno. mentre torno a sfiorarti,a sussurrarti petali di parole. Che lievitano al sole,profumano l'aria. Mentre aspetto,un'altra onda sul petto,stringerti in un letto,dove lontano sta il tempo. Qulcosa che non appartiene e tutto l'intenso di eterno, mentre ti abbraccio si ricondensano tutti gli attimi del mondo che ci fa da colorato sfondo. Mentre noi voliamo, Come petali livi, figlie di questa primavera, alla quale apparteniamo da sempre come l'esitenza all'amore, che si ricondensa al tepore dei nostri corpi, mentre torno a sfiorart a desiderarti. Di ardenti stelle, che risplendono nei tuoi occhi. Sbocchi di infinito, bocche di desiderio, Brocche da cui dissetiamo la sete di noi. |
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