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Quando il ricordo carezza

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Dopo quell'amore, fatto come un vento,
Io feci del silenzio la mia dimora
per non perdere in parole la luce di quell'ora.

Io mi riconobbi fremito dinanzi alle cose di ogni giorno
Così ogni cosa era la bellissima canzone dell'Aldiquà
E le mie risate e quelle di lui scappavano per la stanza

e la vita finalmente viveva.

Senza vergogna, ma con fierezza di bianca statua
l'aurora cominciava a luccicare: triste e fatua.

E non potevo non aprire le finestre con dolcezza.

Pregavo il giorno di non darmi l'oblio
di momenti saputi come eternità

Tra la gente -poi- un sorriso di dopopioggia

 Franca Alaimo - 15/06/2011 00:11:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una poesia che imprigiona uno stato d’animo vero, ma così tanto sottile che averlo catturato con le parole e oggettivato in alcune belle immagine è quasi un miracolo, uno di quelli che solo la poesia sa fare.

 Loredana Savelli - 14/06/2011 12:38:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Mi piace moltissimo, specie la seconda parte (da "Senza vergogna").
Un saluto
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