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al testo di Lorena Turri
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il mio lungo discorso con la vita s’ingarbuglia sempre al mattino quando alla pressione arteriosa troppo bassa un caffè non basta e nella lingua impastata l’incipit della parola è il nonsodire di un qualcosadadire coi capelli indiavolati balbetto affaccendata in una giornata piena di lame affilate di luce che mi tagliano in due - come un cuore d’amore trafitto - oppure in tante - come un salame tagliato a fette - Decido di tacere confusa a una cert’ora della serata aspettando la notte è nel buio che riprendo vigore schiarisco la voce raccolgo i miei pezzi infine scrivo col rossetto “a domani” sullo specchio (poi m’addormento sognante nel traparentesi di un sussurrato conciso “a Dio piacendo”) |
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