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Incredula, 
provava a scrostare
come un porcospino
scaglia dopo scaglia
la gravità crepata dal suo mare d'occhi
e s'inchinava in una giravolta
e gli abiti matti la seguivano
fasciandole le gambe in porpora
l'ancella delle carte di cuori,
destata in una primavera di rapida pioggia.
Il letto orgia
di profumi di pesto e pelle
la raggiungeva in uno specchio sospeso.
Eppure non apparteneva ai suoi vecchi visi,
visionaria,
figlia pavone,
madre fluttuante
venere amante: 
era in amore

 monica martinelli - 11/08/2011 18:09:00 [ leggi altri commenti di monica martinelli » ]

Prendo spunto dal tuo verso finale (o iniziale!) Meth. L’importante è "essere in amore" o esserlo stati (vedo che usi il passato nella poesia); non credo sia tanto difficile innamorarsi, forse la cosa più difficile è capirlo! E forse l’incredulità è una fase del percorso. "..l’ancella delle carte di cuori,/destata in una primavera di rapida pioggia.." che bei versi...Questa poesia ha i colori e i profumi dell’amore!
ciao

 Meth Sambiase - 02/08/2011 22:51:00 [ leggi altri commenti di Meth Sambiase » ]

Loredana grazie. All’incontrario o viceversa è sempre difficile innamorarsi?

 Loredana Savelli - 29/07/2011 18:56:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Ho provato a leggerla dalla fine e man mano la descrizione si è fatta chiarissima: l’innamoramento suscita incredulità in primis a chi lo prova.

Ciao
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