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al testo di Maurizio Spano
La solitudine...
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Penso che più dei ricordi, degli spazi vuoti o delle strade ricolme di folla, rimane la solitudine. Tutto scivola via sul piegarsi di ogni sera, inizio e traguardo della vita.
Al di là dei sogni compiuti o rincorsi invano, oltre i desideri, i limiti e le paure; più della coscienza e dell'educazione, oltre la passione, l'istinto e la ragione.
Al confine del tempo, oltre il silenzio dell'orizzonte; prima di capire perchè, prima d'incontrare l'Eterno e il senso delle cose o l'illusione; prima di partire senza aver compreso dolore e amore, io penso rimanga la solitudine e sempre un desiderio da esaudire.
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Franco Fabiano
- 15/08/2014 09:15:00
[ leggi altri commenti di Franco Fabiano » ]
Caro Maurizio, per secoli lessere umano ha cercato di descrivere la solitudine, talvolta il senso di abbandono, spesso esprimendo il proprio vissuto personale. Le pagine che trattano largomento sono innumerevoli, sovente sono velate di tristezza, malinconia, sempre comunque ne evidenziano anche la preziosità. I tanti rumori della vita, il caos del mondo contemporaneo, distoglierebbero un artista dai propri propositi, parlando della solitudine nei nostri tempi. Siamo tutti più soli, chiusi nelle asperità degli individualismi o negli egoismi così diffusi nella società. Le solitudini sono molteplici, esattamente quanto gli esseri umani. Ciascun individuo affronta questa realtà con il proprio bagaglio personale di strumenti. Credo sia uno stato danimo che accomuna silenziosamente lintero genere umano.
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