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al testo di Fulvia Minetti
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L’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea, in convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accreditata dalla Regione Lazio, iscritta all’albo di Roma Capitale e del Comune di Canale Monterano, presidente fondatrice la prof.ssa Fulvia Minetti, vicepresidente il dott. Renato Rocchi, direttore artistico Antonino Bumbica, inaugura la mostra di Roberto Ramirez Anchique alla Galleria Accademica d’Arte Contemporanea della Città d’Arte Canale Monterano di Roma in Corso della Repubblica n.50 il 10 settembre 2022 alle ore 19.00, aperta al pubblico fino al 24 settembre 2022 ore 10,30-12,30 con ingresso gratuito.
Roberto Ramirez Anchique nasce a Bogotá in Colombia nel 1959. Presto si trasferisce in Città del Messico e poi a Parigi, dove studia il francese e prende lezioni di Storia dell’Arte. Lavora nel laboratorio del maestro Mario Piedrahita Velàsquez dal quale acquisisce l'arte e la conoscenza della materia plastica. Per diversi anni viaggia in molti paesi dell’Europa, in Asia, in Africa del Nord, in Oceano Indiano, in Scandinavia e nelle Americhe, collaborando con molti artisti e scambiando conoscenze ed esperienze. Nel 1992 a Puerto Morelos in Messico crea il suo spazio culturale, “Le Petit Hotel” formando un’équipe con la scultrice tessile Maria Liano, organizzando diversi eventi ed invitando vari artisti. Dal 2009 si trasferisce in Italia ed oggi vive a Noviglio di Milano, partecipa a varie esposizioni collettive e personali a Milano, Mantova, La Spezia, Roma, Palermo, Parigi, Bucarest e New York. Nel 2021 l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea gli conferisce il Riconoscimento al Merito Speciale della Giuria in Arte con esposizione al Castello della Castelluccia a Roma e la pubblicazione permanente nella Mostra Accademica dell’Arte Contemporanea online. Nel 2022 le opere della Sua personale nella Galleria Accademica d’Arte Contemporanea presso la Città d’Arte Canale Monterano di Roma sono raccolte in catalogo con critica in semiotica estetica.
“L’alchimia pittorica del Ramirez Anchique è processo iniziatico di trasmutazione di uomo e di mondo, abbraccio misterico di chimica e psicologia, che nella manifestazione cromatica legge la metamorfosi materica e spirituale. È il viaggio di tensione all’individuazione, nella sintesi di opposti al Sé. L’evoluzione psichica nasce da elementi inconsci e umbratili ed evolve verso le regioni luminose della coscienza.
La necessità del primo stadio trasmutativo è lo smembramento della nigredo, che descrive la qualità fluida, informe e inarticolata della prima materia. L’immagine dell’acqua è archetipo che accoglie lo stato iniziale delle cose. Il ritorno alle acque primarie è il rituale di scioglimento della solidità concrezionale della coscienza. Si attraversano le acque per la morte, dalle acque si riemerge per la vita, per un ciclo eterno di rigenerazione. È dall’inarticolazione che nasce l’articolazione in forma, come è dalle acque che emerge il cielo e la terra.
Il cielo, corpo dei sogni, è lo spazio transizionale di proiezione dell’uomo, in esso si traspone l’anelito della profondità onirica universale, in esso si sottende ogni linguaggio, che parla al di là delle culture e che apre all’ontofilogenesi dell’uomo, in tutta la sua naturale continuità alla dimensione animale e minerale, lungo il viaggio labirintico che vince la vacuità.
La terra è la reintegrazione di ogni corpo, il fondamento materno di ogni pensiero, luogo dell’ineluttabilità del ritorno è la materia di un eterno presente. Dall’oscurità dell’ombra, dalla nerezza veritativa inconscia della nigredo l’artista solleva in albedo frammenti di luna e l’argento lunare è simbolo della purezza e della passività dell’anima, prima dell’attivismo dello spirito. La dimensione lunare e seconda dell’uomo è il segno che aggetta alla coscienza di verità. L’uomo e la luna sono speculum mundi, una dimensione riflessa, specchiata, che declina il divenire ed inclina ad essere nella luce prima e solare.
La finitura aurea di memoria ancestrale precolombiana su fondo rosso del Ramirez Anchique è espressione del lancio marziale belligerante, della dimensione maschile di forza ignea, tutta vissuta nel plesso solare dell’emozione panica. Le pulsioni colleriche inconsce sono l’incandescenza del ferro, che trasmuta alchemicamente in oro: il dissidio della guerra si sublima nella visione aurea sapienziale. La rubedo è la soglia di volontà realizzativa, la temperatura elevata di una vertiginosa vibrazione energetica, che rende l’uomo protagonista di forza di vita, è igneo principio solare che conduce alla partecipazione radiale dell’io alla totalità del Sé.
La grande opera alchemica di trasmutazione della materia in oro di conoscenza sfida la dimensione ctonia ed evolve e libera dalle coercizioni formali dei confini e delle definizioni materiali allo stadio spirituale dell’oro filosofale, che con saggezza rapisce il movimento di tutti i punti di vista sulle cose, che serba dalla morte ciò che trascorre e finisce, a rifulgere del senso universale della vita.” (Critico d’arte, prof.ssa Fulvia Minetti)
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