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al testo di Adielle
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L'ultimo sospiro le scolorì dalle labbra come voce che s'allontana tra una folla bagnata da pioggia improvvisa prima di andare in quella parte di universo dove le fosse più facile leccarsi le ferite i passi svelti le caviglie sottili il modulato remoto del seno in petto ballare come fosse in quel vortice il segreto di tutto il respirare femminile non si dischiuse però ad un cenno qualsiasi troppo intenta ad accudire la processione del sangue che lento coagulava a raccolta le sue piastrine per dedicarmi un'occhiata di striscio a me gli occhi please da farne gemme per collari stretti in gola impedire a qualsiasi parola di uscire perchè il dolore si riduca all'osso che morderò più tardi nel ricordo che uno schiaffo abbia potuto fare tanto nella solitudine della mia cuccia o sotto un ponte a calcolare quant'acqua è passata prima che sia diventato lecito sfiorare una donna non con una rosa ma non me ne pento sono uno studente troppo cattivo per chiedere perdono e un tradimento così feroce merita un segno dei tempi a circonciderlo perchè ciascuno mandi a memoria qualcosa fermarsi finchè si è in tempo prima che la verità estratta con la forza ci inondi e pregiudichi il ritorno a una vita tranquilla il balsamo dei suoi baci regalato ad altra bocca il suo fiore schiuso in languido abbandono sotto i colpi incessanti di un alito straniero non posso sopportare immagini che preludano allo scambio di fluidi mi rende più debole di quello che sono questo non le posso perdonare più che la violazione di un patto di sangue in una storia d'amore di chi è la colpa è tua la colpa non è mia la colpa basta che ce ne sia una da far scontare posso farti del male è questo il mio limite e tutto diventa possibile per questo non t'inseguo ho paura di quello che potrei farti ancora l'incantesimo è rotto per sempre un brutto modo per dirsi addio ma la mente non si ferma sui carboni ardenti degli infiniti motivi continua a stridere tra le fiamme scissa in tuo e mio tu ed io.
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