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al testo di Adielle
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Quali lividi dovrò cancellare perchè la mia pelle non mi riconosca più? Che si dimentichi di me che vivo sotto e dentro dove tutto scorre alla velocità del pensiero. In apparenza una dinamica ch'è fatta della stessa sostanza delle cose del mondo. Ma la distanza dalle stelle è un bacio sulla nuca se un morso ad una mela può sciogliere il nodo. L'assillo del corpo che brama vendemmie è trazione da poco se paragonata all'orrore del vuoto che non aiuterà la pigrizia nel salto. Lasciarsi andare non è mai stato il mio forte eppure è l'inerzia la mia forza primordiale. Mi voglio raccontare per vincere la morte seminare briciole per strada che le raccolga Dio oppure tu o nessuno fa parte del gioco in una mano sbagliata.
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