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Rotta chiara e indipendente

mi tengo lontano da te

perdo squame cambio pelle

inseguendo i miei perchè

le circostanze brevettano nuove modalità

adagiate sul fianco

di presuntuose moralità

ma se chiudo gli occhi 

posso arrivare a prenderti

perdona se non sono dove sei tu

a castigare le palafitte del cielo

per non essere a norma del diavolo

cospicua la ricompensa non sarà

tracima l'anima

difficile trovarsi nello spazio confinato degli sbalzi

l'umore vuota gli attimi al secondo

non tollera i crediti metro piano

per colorare l'alba 

al di fuori di una tridimensionalità violata

dai suoi giunti di seta

ho visto solo stelle buone nella creta del cielo

ho pagato il riscatto alla tua pietà

consumandomi perdoni l'errore che fui

di non sgranar le nuvole una ad una

passaggio di stato consapevole del plagio

che ne feci cantandole come inossidabili

vessilli mutevoli di isole celesti

e mai lodate per la loro efficienza di carnefici

che sia un esercito di alberi al vento quel migrare

di rondini in divenir dimore

non è lecito considerare seduti qui

trovo una ragione che non verificavo

piegato nel posto dove ci capimmo per un attimo

sedotti da una vecchia innocenza

perchè l'essenza gira al largo

ed io voglio solo tornare a casa a piedi

perchè ti sei tagliata i capelli?

Dove sono tutti questi luoghi che devo ancora vedere?

Petali di rosa dura.

Ammansita clausura di cuspidi.

 Adielle - 27/01/2014 11:02:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

O magari si raggiungono attraverso la barba, io i capelli li ho persi per strada! Ciao Lorenzo.

 Lorenzo Mullon - 26/01/2014 21:45:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Magari i luoghi si raggiungono attraverso i capelli, un peccato tagliarseli, hanno mille occhi

 Adielle - 26/01/2014 12:04:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Nando la tua interpretazione è bellissima e mi riempie di gioia ti ringrazio anche per avermi segnalato quell’errore.
Mi sono fatto l’idea che tu abbia un’educazione raffinatissima e una sensibilità fuori dal comune, lo dico sinceramente.
Ti saluto con affetto e stima,che possa essere lieta la tua domenica.
Cristiana grazie, a far scaturire quelle immagini è stato l’ascolto di alcune canzoni di Cristina Donà, a onor del vero dunque, devo dire che non è proprio tutta farina del mio sacco anche se un filtro colorato l’ho montato e grazie anche per avermi segnalato l’errore: cospicua si scrive cospicua indubbiamente! Grazie per l’attenzione e il garbo, un carissimo saluto.

 Cristiana Fischer - 26/01/2014 10:30:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

che belle immagini "stelle buone nella creta del cielo" e "petali di rosa dura./Ammansita clausura di cuspidi", ossimoriche. Ma... cospiqua o piuttosto cospicua?

 Nando - 26/01/2014 08:50:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Rubo sempre al volo una lettura, prima di trovare un giusto tempo, che degno sia di rilettura di testi che meritano di più di un semplice passaggio.
Ancora una volta dischiudi un mondo di autentico vissuto, rivestendolo con l’abito festivo della Poesia, che non può non rapire il tuo lettore. Resto nell’incanto di quel sentimento che ci fa umani e che tu ben canti: l’amore, anche se a volte quella stessa bellezza potrebbe ferire quasi mortalmente un’anima.
Perdona, Adielle, una interpretazione forse inappropriata.

Buona domenica

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