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al testo di Adielle
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Rotta chiara e indipendente mi tengo lontano da te perdo squame cambio pelle inseguendo i miei perchè le circostanze brevettano nuove modalità adagiate sul fianco di presuntuose moralità ma se chiudo gli occhi posso arrivare a prenderti perdona se non sono dove sei tu a castigare le palafitte del cielo per non essere a norma del diavolo cospicua la ricompensa non sarà tracima l'anima difficile trovarsi nello spazio confinato degli sbalzi l'umore vuota gli attimi al secondo non tollera i crediti metro piano per colorare l'alba al di fuori di una tridimensionalità violata dai suoi giunti di seta ho visto solo stelle buone nella creta del cielo ho pagato il riscatto alla tua pietà consumandomi perdoni l'errore che fui di non sgranar le nuvole una ad una passaggio di stato consapevole del plagio che ne feci cantandole come inossidabili vessilli mutevoli di isole celesti e mai lodate per la loro efficienza di carnefici che sia un esercito di alberi al vento quel migrare di rondini in divenir dimore non è lecito considerare seduti qui trovo una ragione che non verificavo piegato nel posto dove ci capimmo per un attimo sedotti da una vecchia innocenza perchè l'essenza gira al largo ed io voglio solo tornare a casa a piedi perchè ti sei tagliata i capelli? Dove sono tutti questi luoghi che devo ancora vedere? Petali di rosa dura. Ammansita clausura di cuspidi. |
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