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al testo di Adielle
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La stringa subalterna al glossario animato dell'amore: ancora non mi adatto a questa parte di universo. Condivido un processo d'identificazione con quello che m'attraversa senza prendere mai possesso del centro resistenza ad oltranza rispetto a tutto ciò che rimane esterno e non danza nella sfera di ghiaccio come al solito paura di morire per mano tua stagione fatata arcadia della mia giovinezza l'avallo del coraggio con una pietra sopra lapide languide vertigini di passaggio. Come non cadere nel baratro della transumanza dell'anima da un corpo a un altro? Come controllare la sete durante le operazioni d'imballaggio dell'acqua. A mare aperto, in giorno fatto, un cuore triste. Gonfiammo le vele senza polmoni ma con quanto fiato avessimo in gola La ricordo appena quella carezza di lima che lasciasti scivolare dalle sbarre mi toccasti che ero in gabbia a scontare la mia pena per guadagnare la salvezza. Che scudo pesante il mio trucco più riuscito per tenervi distanti eppure è la mia genesi. Lo smagliante garbo dell'unica via d'uscita. Ebbrezza della fuga maestra dei finali, estasi di una dissolvenza. |
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