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Inquisizione

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Ellissi d'io

fingi un prezzo alto

al tuo ritiro dal mercato

amore mio

così avrai la fila 

che ti segue fino in bagno

a fare i conti con lo specchio.

Digiuna come certi mistici.

 

- ha toccato la mia pelle-

- la tua pelle nuda?-

Annuisce.

-e poi?- incalza il rabbino capo.

- poi ho pianto-

- per la vergogna?-

La ragazza prende per sè una pausa lunga che da sola basta a restituirle la dimensione di una dignità emancipata dallo scalpore di una dottrina senza sfumature.

- no, ho pianto di solitudine-

E se ne va, lascia la stanza, passeggia per strada, respira quell'aria che le da il polso della situazione più di quanto non faccia quell'altro codice segreto di cui ha pieno il palato e la lingua legata alle promesse di un'altra vita, migliore.

"La rosa nasce dalla spina e la spina nasce dalla rosa" più qualcosa che non ricorda mentre affida la parrucca a un ramo più gentile (degli altri) e scioglie i suoi capelli come fossero un nodo in gola, corda buona per le altalene di quartiere.

Le è costato molto ammettere che un uomo che non fosse suo marito sia stato capace di insegnarle come portare la magia nella propria solitudine ma adesso è tutto a posto, le stelle al loro posto, la luna al suo, anche l'insegna del barbiere cigola come si deve, il campo da baseball, l'ultimo lampione, il cuore nel petto, lo spazio tra i suoi incisivi, la distanza che la separa dal cielo.

Anche dio ha messo al posto suo, pensa e sorride e si sente viva e sorride e pensa ch'è viva e gode di questa facile ebbrezza senza sensi di colpa, appena il ricordo di un impercettibile capogiro.

 

 Colpa di Sensi - 05/09/2014 20:25:00 [ leggi altri commenti di Colpa di Sensi » ]

Naturalmente, una poesia sui sensi di colpa qui non la commenta nessuno.
Mi raccomando: manteniamoli!
Teniamo ben stretti i condizionamenti.
Facciamo finta che non esistono.
Ma soprattutto, teniamo bene imbrigliata la poesia.
E che il poeta si trovi un lavoro serio.
Uffa.
Fuffa.

 Lorenzo Mullon - 04/09/2014 21:52:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

per ogni poesia c’è sempre un inquisitore appostato

e per ogni poeta

non facciamoci fregare da questi dogmatici
delusi dalla vita
pieni solo di cinismo e di cattiveria

andiamo diritti per la nostra strada

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