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Perdutamente

Che c'è da temere ancora?

ora che le sponde

sono il mare aperto

e questo cielo speciale che hai negli occhi

conduce nuvole oltre il confine delle palpebre

per vedere s' è vero 

che tra dentro e fuori

non c' è alcuna differenza.

Giaccio per giacenza nei retrobottega

nelle cantine dalle volte basse

e i mattoni a denti scoperti, nelle locande

dai seni gonfi, nei fondi di magazzino

luoghi per sonnambuli.

Il crepitio di una pioggia calda

a volte fa la differenza

tra ballare bagnarsi

e restare seduti ad ascoltare

al riparo dalle correnti.

Ecco, io sono quello che non si muove

che resta fermo perdutamente.

 Adielle - 24/05/2015 13:28:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Lorenzo, grazie Alessandra, grazie Laura.

 Laura Costantini - 23/05/2015 19:34:00 [ leggi altri commenti di Laura Costantini » ]

restare fermo perdutamente è bellissimo, questa poesia ti è sgorgata da una dimensione speciale di te, fluisce carica e trasporta oltre.

 Alessandra Ponticelli Conti - 23/05/2015 19:17:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Proprio bella.

 Lorenzo Mullon - 23/05/2015 17:15:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

giusto, verificare sempre se tra dentro e fuori
non c’è alcuna differenza

la metafisica è un trucco della mente
da cacciatori abbiamo limitato il campo visivo
per trovare l’anima dobbiamo invece ampliarlo fino a perdere il punto focale

allora apparirà
l’anima
cioé noi stessi

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