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al testo di Adielle
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Qual' è la strategia del vento? Di farsi ricordare un attimo prima. E le foglie che fanno? Cominciano a tremare. A chi la racconti la storia che non c' hai rimesso niente? La versione dei fatti in cui ne esci a testa alta. L' immagine della sconfitta mi aspetta arrampicata sugli specchi tutte le volte che mi guardo hai voglia a pregare per la pace nel mondo non c' è niente che mi cambi. La stessa Musa dall' inizio alla fine serenata dall' inconscio, da fuori e da dentro. Per non possedere niente. L' aria da respirare e l' occasione di avere tutto dalla vita. Come un dono che non ti aspetti, che non meriti ma la forza d' urto di un ottimismo indomito ti fa accettare con il solito coraggio fuori luogo. Ma il reciproco sostegno, lo stile languido la bilancia su cui i nostri cuori patteggiano i piatti rende la passeggiata più sicura fin dove si scivola. Ma è rischiando di cadere che si saggiano riflessi ulteriori. E una via di fuga che si conosca a memoria. Lo spettacolo della vista comprende le parole come puoi sentire i colori, di un cielo acuto. Così sii signora del vento, bellezza. E mi censuro ancora molto. Non credevo affatto. Ma la notte riesco a sognare dove mi scola il cuore. Poi sbatto contro un altro muro. Spreco la possibilità di essere vivente prendo tempo per perderlo di nuovo.
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