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Due ne ho amate

Come il grano dei tuoi canti quando in rime

benedici i segreti della vita ancora in auge

perchè amai

sempre dal verso delle cose controluce?

Come il buio fosse la mia colpa primordiale

di appartenere a tutto ciò che fugge

e non dura la sostanza e il suo passare.

Ho letto parole favolose

che dio benedica le vostre bocche sanguinarie

per il fatto di aggiustare il mio rapporto di equilibri

quando trascorro troppo tempo sull' abisso

che mi vede tornarvi a distanze irregolari

come ago nelle vene delle carni

che trasmuta la materia del contendere

in archivi di pensiero d' aggiornare

ogni volta che il sangue ha fame, tutte le volte che affama.

Due ne ho amate, nella mia vita di versatile codardo

e in due hanno scelto destini da me assai lontani

ma il riverbero delle loro voci ormai domate

ancora mi risveglia da sogni tutti uguali.

Non essere mai abbastanza è il mio marchio di fabbrica

la corrente industriale che attraversa le mie brame

statemi accanto quando anch' io non mi basto a sopravvivere

non lasciatemi andare oltre i confini della notte

da cui si torna come morti senza più niente altro in cui sperare

o grandissime bugiarde, pescate dai miei nomi a piene mani

finchè possa resuscitare a nuova vita come acqua dalle crepe della terra.

Una, nessuna, centomila volte più di sempre.

 

 Adielle - 27/04/2017 22:09:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Leonora, Lars Von Trier lo trovo potentissimo, la visione dei suoi film mi crea proprio degli scompensi, Anticrhist è il mio film dell’ orrore preferito. E Melancholia mi ha veramente sconvolto. Che potenza, non mi viene altro da esclamare, che potenza! E che controllo. Sento di consigliarne vivamente la visione. Capisco però che il suo cinema possa risultare indigesto. Ma Melancholia è un’ opera straordinaria, i rapporti di coppia, le relazioni umane, la malattia, le immagini, la musica, in un film che è la fine del mondo. Mesmerica perché?
Per il bracciale apotropaico? In realtà copre delle brutte cicatrici e mi protegge una zona che è rimasta sensibile dopo le operazioni.
O forse per il tatuaggio con le rondini e l’ occhio che vede passato presente e futuro? Sono un amante dei tatuaggi old school e ho la fortuna di essere molto amico di un fenomenale interprete di questa corrente, ho diversi memento mori sparsi per il corpo ed ho ancora tanto spazio da gestire al meglio! Va bene, in futuro cercherò una terza versione; per quanto riguarda la disciplina hai perfettamente ragione ma non prometto niente. Indisciplinato, sicuramente qualifica il mio modo di scrivere anche se nell’ approccio alla scrittura sono molto disciplinato, quasi metodico, le stesse ore notturne, la stessa postazione, le sigarette, qualcosa da bere (o acqua o una nota bibita zero zuccheri zero calorie), la musica e mi fermo alle pratiche lecite. Non so, mi sento così libero a scrivere così A briglia sciolta ma convengo con te che la disciplina sia importante, forse maturando un po’.
So che mi farebbe bene in tal senso tornare a leggere, una volta ero un discreto lettore, adesso invece sono piuttosto timido.
Grazie tante della tua attenzione e un caro saluto.

 Leonora Lusin - 27/04/2017 09:56:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Adielle, Lars Von Trier, sono uscita insultandolo e quasi vomitando dal suo primo film(primo per me) e non ho più ripetuto l’esperienza.
Anche se quanto ho letto di Melanconia, mi sembra interessante.
Noto dalla foto una certa propensione mesmerica.
Così per gioco perché non tentare una terza versione?
Disciplina!

 Adielle - 27/04/2017 01:17:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Leonora, non mi riesco a contenere ma non ne ho nemmeno voglia,
con la scusa che scrivere mi cura non mi fermo spesso a controllare il risultato e lo stesso contenuto a volte mi sfugge.
Ho questa tendenza a deresponsabilizzarmi che mi abilita a scrivere qualsiasi cosa mi venga in mente, magari ci riuscissi!
D’ altro canto non ho ambizione di essere creduto.
Delle volte sono un tale bugiardo! Ma per lo più non mento, che noia però, costringersi a scrivere solo ciò che si reputa vero.
Ma poi il piacere, lo strano piacere che provo a seguire un flusso di corrente, con la musica nelle cuffie, e scrivere, prima di andare a dormire. Quello che per me più conta è l’ atto di scrivere e non la sua conclusione certificata.
Perché certificarla allora? Non lo so, ai rapporti col pubblico ci devo ancora pensare in certi termini.
Sinceramente preferisco la versione lunga di questa cosa che ho scritto
è proprio una questione di percorso delle parole a cui ancora non so rinunciare ma so rinunciare al titolo di poesia per quello che ho scritto. Solo che in questo sito è così semplice trovare uno spazio e poi l’ ultima poesia non è il punto di arrivo di un sistema di pensiero. Lo scrutinio finale sulle sorti del mio piccolo mondo. O forse si? L’ ultima parola dell’ ultima poesia. Giungere così spesso a nuove conclusioni da ingannarsi nel chiamarle conclusioni. Ho appena visto Melancholia e mi ha molto turbato, altrimenti non sarei così loquace.
Il rapporto tra i sessi. Che cosa complicata.
Non mi sono mai soffermato sul fatto che potessi passare per maschilista o sessista o femminista o razzista per quello che scrivo, è una cosa che proprio non m’ interessa, però mi sono fermato a pensare se potessi essere preso per omosessuale, che mente miserabile la mia! Due tre volte sono stato scambiato per una donna. Scusami Leonora, se sono uscito fuori tema è solo perché non ho capito bene la domanda.
Grazie del tuo interessamento e un caro saluto.

 Leonora Lusin - 26/04/2017 18:31:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Come il buio fosse la mia colpa primordiale
di appartenere a tutto ciò che fugge
e non dura la sostanza e il suo passare

Due ne ho amate, nella mia vita di versatile codardo
e in due hanno scelto destini da me assai lontani.

Ecco Adielle tutto il resto è retrotesto.
La società gilanica ti ringrazia e i Kurgan ti annoverano già tra i dispersi.

prova al leggerla, non è bellissima così:una terzina e un distico?

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