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al testo di Adielle
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Mi conforta il tuo lento respirare è nel buio della notte dolce consuetudine la stanza se ne adorna in schegge di rammarico per un amplesso mancato ma queste mura non sanno più parlare da quando abbiamo abbandonato certi indugi sulla soglia di anni passati a infastidirci e oggi cosa resta se l'amore non si fa e non si disfa? E' un incudine ancora se discontinua cede all' intemperanza del martello o intercapedine per più sottili affissioni. Metto le mani in tasca e fisso il soffitto metto le mani in tasca e sputo sul tappeto. Grondo lividi accolli, setose durezze. Pago il prezzo dell'embargo con attenzioni sempre meno spontanee e mi collego al sonno grazie ad intermittenti concentrazioni scolastiche. Dormire, morire, maritarsi. Mantengo gli spazi esausti pur di fornirmi un alibi d'ineluttabili vaghezze nella mia sessione notturna personale di colpi di grazia.
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