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al testo di Adielle
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Voglio tornare ad ascoltare il mio cuore che batte sotto la pioggia nella pineta io lo odio e poi lo amo questo pianeta battezzato da un cielo di bellezze strozzate conati di stelle a perdifiato. Succhiare la linfa dal costato delle rose in giardino attenua l'attesa per un abbraccio che non sia clandestino o vietato per legge come questo tempo impone a causa di un virus. Balza agli occhi la fragilità dello schema che ci deriva tanto che sembrano gli occhi frustrati dallo schema. Ma se il signore ha indicato quale sia la serpe basterà prendere la mira col tallone. Ciò che scrivo in tempo di quarantena resta vivo solo se esce dalla gabbia. Corro sulla sabbia con la mente, spicco il volo e sono aria.
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