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al testo di Adielle
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due
Eppure avrebbe dovuto alzarsi, vestirsi di corsa e tornare a casa sua lasciare quell'uomo, quella camera, quella città, quel vivere smanioso odissea di ritorni furiosi e senza gloria. Ma le cadde l'occhio sulla sveglia a forma di gufo e le venne voglia di restare per simpatia nei confronti dell'animale notturno. Il suo volo la condusse a immaginare traiettorie sul soffitto perdigiorno nuvolosi, cosmonauti telepatici. Folclore primordiale che le valse un riposo sfolgorante. Per giunta una volta sveglia la riscosse una colazione da campioni.
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