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al testo di Adielle
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Con quanta avventatezza ho cosparso atomi di cera inneschi edulcorati per percussioni senza meta. Fuochi fatui da isolati a privi di cenere. Di c'era una volta ne ho piene le vene. Possano le foglie sospirare magnetiche una terra promessa. Così simili a noi, nel loro transito terrestre. La volta che cadde il cielo con le stelle ficcate a pressione. E gli occhi si fecere ardenti per vedere. Cieco dolore, qui c'è la cura giusta, nel loro interesse. Mentre canti una canzone che ha la metà dei tuoi anni e il tempo cola in gola come un vino pregiato. Fuggire lontano dura solo pochi attimi. Perdoniamoli all'istante. |
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