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al testo di Adielle
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Dall'altopiano dei tre passi prendo il largo: ad un passo da te per antonomasia a un passo dal baratro e ad un passo dal centro. Dove sosterei volentieri per un lungo letargo. Per svegliarmi di un'altra l'antico splendore. Patriarcato del volersi bene per eccesso. Stupore del ritrovare se stessi. Compromesso sono in parti essenziali non chiedo perdono che agli atomi di questo eterno dolore. Se la vita è una quiete notturna protratta fino al mattino che mi svegli a primo sole. Dormire, perchè i pensieri si arrendano ad un silenzio collaudato. Questo vuoto disperato che si orienta con le stelle. Tanto simile alla morte che immagino da farle da fratello.
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