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al testo di Adielle
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Da una landa desolata contrappasso moltitudini nel fitto del bosco perdo cognizione di causa e mi resoconto foglia caduta. Predispongo fuochi fatui da fanciulli con la legna da ardere raccolta per strada senza torcere una foglia senza muovere una pianta. Come colpito da un colpo proibito mi abbatto lungo gli argini del prato a foglia morta, equivalgo a un peso scontato portato dal vento più di una volta lungo il dorso del monte giù la valle desolata. Perchè se mi estinguo alla foce del mare da fiume che ero prima di entrare acquisto destinazione, un fine. La vela tra i rami a cogliere un vento proibito. Tornare bambini di un tempo infinito. E' un'avventura straordinaria anche da seduti sugli spalti questa vita che dipana, diafana, gomitoli di atomi.
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