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al testo di Adielle
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Scarico i miei occhi su schiuma di vento apro portali coi miei occhi dove impazzire fingendo un'altra via e le immagini si confondono fino a portarmi altrove. Passo in rassegna possibili io conquisto a fatica un plausibile punto d'osservazione. Mi scopro mortale e l'agonia che ne consegue è il vero inferno sulla terra. Allora meglio l'oblio di una vita lontana dal centro che una guerra continua per il suo mantenimento. Cerco scappatoie a forma di donna crisalidi di attimi perduti, frantoi per sangue impazzito. E mentre tutto scorre rimango impassibile ma fingo un'indifferenza che non si addice ai fluidi nei fluidi. Mi tengo stretta l'autonomia corrispondente all'anomalia che rappresento. Sono convincente? Mi arrendo sempre meno. |
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