Non so se abbia un nome
questa strana patologia
che mi induce sempre più
a prediligere la parola scritta
a quella orale
a rintanarmi in una solitudine afona
infastidita dall’inutile parlare
Se ho bisogno di dire qualcosa
scrivo
altrimenti taccio
preferisco osservare
e ascoltare
piuttosto che balbettare parole
che non sarebbero comprese
Mi spoglio di tutte le attese del colloquiare
e in silenzio scrivo
senza pretendere risposta
Flavia Novelli
