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al testo di Alessandra Ponticelli Conti
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Fermatevi, fermatevi! Ripensate piuttosto ad Andrej Bolkonskij, disteso a terra, ferito. Ripensate a quel suo cielo infinito. A quel cielo fin lì ignorato, e infine afferrato. Pensate. Pensate ad Andrej. E tenete, come si tiene in un palmo di mano la neve, la contezza che tutto tutto, tranne quel cielo infinito, è vano. |
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