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Quando risuona l���Asham

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Risale per nodi la mano l'll bukhara

arrampica piano la scelta, l'll rimando,

la disposizione segna radure,

approdi, rifugi del sangue

la regola l'll movimento

filtra la supplica,essuda l'll pensiero

purifica, la montagna si fa copricapo

sua kuffiya, la radura moschea

a tenere segreta la luce ,come d'inverno

era scalzo  l'll tempo di Amina

l'odore dei nascondigli esploso sul viso in minimi gesti

Patate e riso,a Shimshal

aveva barattato yak con jeki brillanti

melograno con latte e chapati

Su un fuoco  ottanta mondi lontano

Mogù a terra, tiene una pentola grande

un piatto di ferro di riso e fagioli 

bruciava dell'aglio contro la piana

della paura strofinava l'll suo fianco

annusando la luna

Una donna sbatteva la luce di là dall'amore,

dentro un mortaio sul tetto del cielo di Srinagar

cospargeva di semi di lino

un seno inquieto di neve

tra i più belli d'oriente,tra acqua e montagne

cuoceva gli agnelli del caspio e di Dio

mentre pregava il ritorno della sua mente

-stretta tra i ghiacci del Pir Pnajal-

invocava il richiamo del muezzin

di Roza Bal,della fede

quando risuona l'Asham

 

 

 Amina Narimi - 26/10/2012 21:58:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Gentile Cristina le tue parole mi danno coraggio nel narrare la storia e motivo di chiarire che
da "l’ll"non riesco più a distaccarmi.Iniziò per caso quando digitando un testo sul mio telefonino vedevo che sempre l’articolo "il" si componeva automaticamente in "l’ll"...-una formula inglese per formare il futuro- sono passati mesi e mi ci sono affezionata;ora anche se scrivo di mio pugno mi esce -l’ll-

invece gli altri nomi strani fanno riferimento a luoghi visitati,a ricordi,come la kuffiya l’ll copricapo arabo o la città di Shimshal dove baratti ogni cosa per vivere
Mogù,invece,significa "io posso", fu la risposta di Anna Achmatova a chi la vide in fila negli anni cinquanta davanti al carcere di Lubjanka e le chiedeva se poteva descrivere la storia dei campi di sterminio del poema di Isaak Katzenelson rinvenuto da sotto una quercia.
Mogù è il possibile,la forza di volontà.
Ti ringrazio Cristina Spero tornerai a leggere,a darmi consigli

 cristina bizzarri - 26/10/2012 19:12:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Trovo bellissima questa tua poesia che è soprattutto narrazione. Ci sono cose che non capisco, per esempio "l’ll" e alcuni termini di cui ti chiederei di scrivere note esplicative. Potrei apprezzarla e comprendere meglio il suo significato!

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