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Ovunque proteggi

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Chiamata senza appello l'll suo canto

non da tregua la Terra fluttua nei fianchi la notte

t'invoca rapace come un sesso violento

svuota le ossa
Epifania di piste  irresistibili
avvolge la danza, un nastro chiude le punte
la grazia, il mistero che dura 
ti entra negli occhi
una vertigine sacra che sbatte alle tempie
insegna umiltà
s'innalza,si allarga si espande
protende di metri il suo fianco
nessuna afrodite a sbucare
a colmare l'impronta
di cosa l'è stato portato via
solo un lungo respiro, s'abbassa,
indiviso, un fiato idomabile
dilata il nero del cielo,
tutto s'ingoia.
 L'orecchio è scattato di colpo...nostoi

....La vita allora era atillata
da un solo fianco la mussola, nel collo un solo foro
il cuore prese a balbettare
sgravò tra le gambe ninive, come preghiere
le faceva passare attraverso ciambelle di pane
otto gocce di miele, a sognare:
"pellegrina" la donna
accorcia stoffa alla vita
più scopre più rivela innocenza,
seni primitivi di latte
traverso la grata di rete
a protezione, a rifugio;
sotto i veli bianchissime bende
di lino ebraico, insospettabili
annunciano ulteriore bianchezza,
senza bisogno di fare domande
le morbide curve del ventre
scolpiscono
nella cautela la cura.

Il liscio che a tratti spiazzava
ancor fa sottili le palpebre 
d'amore il colore che brilla
Un anno-cantava-
0vunque proteggi
io voglio restare
 
Lo scalpiccio di zoccoli fu
come un sestante al risveglio
che sa dove ti trovi nel caos
Ventisei respiri al minuto
l'll tempo a servire
l'onda di un passo che gira le viti
a tornare.

 

 

 

 Cristina Bizzarri - 08/11/2012 00:29:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

:-))

 Amina Narimi - 08/11/2012 00:14:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Come mi piace quando mi chiami così,sciamana!,sorrido da sola,qui ed ora
ti abbraccio Cristina

 Cristina Bizzarri - 08/11/2012 00:06:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Non posso fermarmi mentre ti leggo, altrimenti mi perdo. Invece, mi lascio
inghiottire dal vortice di sensazioni, emozioni e così entro nella dimensione del mythos. Poi, solo poi, leggo razionalmente.
Ciao Amina Sciamana

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