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un vento bianco


Alberto Masoero- Sizigie- Studi cosmici 1989 


 

Al ritmo delle sizigie 

le tue epifanie - cuore

che impara l'occultazione-

in una sole luce retta

ripetendo il miracolo

della congiunzione il filo

che tiene i vivi e i morti

insieme - un vento bianco-

 

purezza inscritta nel sale 

l'impronta delle  mani nuda 

interrompe la distanza intera 

sulle cose. ti sentirò tremare

nel limpido splendore della carne

umida come un frutto teso

alla vigilia della pioggia  bere

 

Aperte sulle mie colline dilatate

oscillano selvatiche le braccia

nel blu carsico della tempesta estrema

resta la fondazione dell'ecchimosi

serena nel penetrato sogno, scalza

sul tuo sterno, danzo

come fossimo una genesi

Cerchio Cardinale. Aleph 

 

 

 Nando - 11/05/2013 09:55:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Come terra feconda che attende
guardando le luci del cielo
con pasta di fango plasmò l’uomo
e maschio e femmina li creò.
Tu sei calice alla pioggia
e pura è l’acqua che fonte
irrighi sui campi.
Semi di parole antiche
germogliano virgulti
di rinnovata primavera.
Tutto è puro
se il cuore si purifica
all’impronta del sale
sulle dolenti feriti
del sé - tra danze di gioia
la tremula carne.

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