Ha un petto grande il canto che più duole per quanto bagni i piedi nell'oscuro delle mani portano fiori nei bicchieri e molte, mille rondini sui fianchi raggiungono le cose - alle radici Non un solo ramo è inutile. Lì, dove i fiori parlano : la vedo.
Mi sta di fronte al centro della sera come un segno con la felicità spezzata nel calore come pane si alza e sale nelle braccia una ghirlanda dalla pietra che sostenne il piede all'ombra di chi traduce un angelo nelle viscere stesse della terra dei lamenti puri
non avrò più paura del paesaggio muto che si sporge nella risacca del respiro dove è fatica bere l'esercizio del silenzio mi indica in preghiera la parte che mancava -se tuo era il sangue- unendo i fiori che cogliemmo dall'alto. Fino a qui.
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Nando
- 11/07/2013 11:27:00
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Arrossisco io...per l’inadeguatezza e per l’ascolto che doni al più indegno dei tuoi lettori.
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Amina Narimi
- 10/07/2013 23:33:00
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Siete e Sei così generoso Nando che ..... meno male che la ghirlanda è ampia da non mostrare il mio rossore quanto la comprensione che tu celi
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Nando
- 10/07/2013 21:26:00
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Mi piace ripensare ad un commento di Ferdinando Giordano: " La poesia si ascolta" (più o meno è così, se sbaglio chiedo scusa a Ferdinando), ed è così aderente ai tuoi versi, Amina; come già tante volte ho scritto, prima si vive con la pelle la tua poesia, poi si comprende o forse no o forse in parte, ma di fronte alla tua magnificenza poetica, anche questa comprensione è secondaria e la sua assenza nulla toglie all’emozione della lettura.
Ciao
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