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al testo di Amina Narimi
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Se guardi nella pancia dell’ascolto Se tocchi l’acqua buia del mio carso La curva che dispiega scorre dolce e sono gonfi gli alberi di vento sul bordo. d’incenso e tenerezza tocca_la distesa nel suo cuore trattieni_la custode del confine
L’istante del respiro sparge bellezza verso la Tua poesia il passo È qui che canta e l’acqua si ripete come fosse necessario scegliere cosa s’aspetta? -un Uomo meno di 250milionidiannifa vedeva tra le rotaie gli equiseti, ricordi ? -
per volare in alto la purezza per il sentimento di Handke la durata Ci sono prove sulle DoloMiti , un grido puro 250 milioni di anni fa era sul fondo dell’oceano e milioni di creature marine schiacciate insieme a perdere il proprio corpo, bocciolo d’oro, lo sa il Green Lake la privazione dell’ossigeno il colore scuro sulla pelle fino al rosa del veleno In pochi vogliono in pochi possono restare. Vivi. Sedimenti nel vortice d’amore che il mostro demolisce di piegamenti campi elettrici e visioni pericolosi dislivelli e terremoti episodiche esplosioni di correnti significati chiusi nelle faglie. Cosa è servito tutto questo?- dolomiti ! L’innalzamento è tutt’ora in corso a mostrare il biancore di scogliere delle rocce Coralline le incisioni potenti Continueranno a crescere sospinte Farà l’amore il Rosa con le punte nel blu cobalto il cielo con il plancton
Fino all'ultimo colore- non più facile della vita- come bestia serbo meraviglia camminando. nel segreto dello sguardo un'immagine vi penetra. Altro non sento che questo battito di_vento
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