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al testo di Amina Narimi
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Nei mille piccoli cieli puoi restare tra la tessitura delle cose conservando la freschezza sulle dita il movimento ritmico innocente che le fa apparire e scomparire nella mano tesa quotidiana l'invito a camminare intorno al pasto, come principianti delle cose,ininterrotto.
del prima dei neonati, né dai morti il dopo ma un fratello. silenzioso. di tutte le cose l'estrema possibilità d’amore.
Ricordi quando ci incontrammo alla fontana come venne danzando una donna del villaggio come in croce stendeva le sue braccia ? passando vibrazioni per le scapole nascendo da una mano all'altra ci raggiunse piegata nel movimento di preghiera prese a dondolare una canzone lungo il torso fino ai polsi. per dormire tra le dita cantando una ninnananna. Canto a sé stessa il palmo chiaro volto in alto come una richiesta di silenzio legandosi alle braccia fazzoletti come rami -i più teneri degli alberi - ripeteva il vento a dondolo infinito, l’avanti indietro coi suoi fianchi, della culla.
se la mente diviene silenziosa di una luce blu scuro ininterrotto ricorda il mare Indifferente ! Quando ti calavi giù verso il cobalto fasciando fiori piccoli al silenzio alla corda un’urna tiepida di sete colmando il Vuoto denso e nitido di noi la volontà di amare indivisibile Nessuno sa fin dove . E risalivi
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