LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Amina Narimi
Grazie a voi..

Grazie a voi

sono salita così da mio padre

come ci si sposa,

attraverso un mistero

che ha reso reale l’odore

di ieri-

 

dietro di me c’era qualcosa, qualcuno

che potevo toccare, davanti quel sogno

del patio, le mani e il suo viso

silenzioso come le stelle in alto col mento-

di gioia indubitabile. Con un sorriso chiaro

nel palpito leggero del "perché ?"

mi sono velata di bianco,

come un tacere ad alta voce le nozze

e uno sguardo divino esaudito nel cuore

del pranzo. E’ stato il primo gesto-

in cui ancora vivo - risorgendo-

davanti alla finestra

finchè gli occhi non mi faranno male

per l’assenza impercettibile ai contorni

segreto fino a me- nell'ultima parola:

". Mamma si è addormentata dolcemente,

come in sogno..Ecco perché, rimane".

 

E’ seguito un lungo viaggio nel silenzio,

un tempo magico al ricordo, il nostro,

fino a quando Papa Francesco se l’è portato via

ritraendosi da messa. Come un’ondata ha detto:

"Claudia..è così semplice amare questo Papa

è un polline naturale…" -facendomi rivivere

di essere venuta al mondo – ha sospirato poi,

con gli occhi del bambino più antico sulla terra

" Quando prego è a Papa Wojtyla che mi rivolgo,

sai…lo chiamo sempre papà

nelle preghiere , io lo chiamo papà…"

 

Come un segno d’acqua in chiesa

le sue parole

stavano sospese nella luce

di chi non ha conosciuto un padre.

Al fondo dello sguardo,

riflessa nella sue pupille, è divenuto un’ostia

il pane di ieri nella bocca. -Non sai babbo

della tua bellezza, come è andata

verso l’interno oggi, la nudità

del tuo segreto, in ogni luogo polline,

per quanto sussurrata.

 

Danza nel vuoto della casa, ora

insieme a me, stupenda madre,

dall’altra parte della vita,

con battiti profondi e nuovi

si è chinata, si è congiunta a noi,

come una sposa, papà,

la gioia.

 Cristina Bizzarri - 29/07/2014 14:49:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Non sai ...babbo. Sono certa che lo sa.
:-)

 Loredana Savelli - 29/07/2014 12:24:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Quello che colgo è un legame pieno di pudore e insieme ardore verso le figure genitoriali. Raramente mi è capitato di osservare ciò. E quanta ragione anche ci metti, voglio dire quanta intenzione, nel conservare la sacralità di certi incontri che sempre celebrano l’origine, il "da dove veniamo". Tutto questo è poetico.
Le nostre relazioni primarie, nel bene o nel male, ci formano, direi indelebilmente. Si rimane un po’ tutti "infantili" in questi rapporti. Segnati comunque, talvolta purtroppo nel senso della chiusura verso gli altri, tanto si è risucchiati da certi modelli. Questo è un discorso generale.
Il padre che tu dipingi appare soave e fragile ma con una sua solidità profonda che gli viene forse dall’aver scelto di vivere in montagna, esposto maggiormente alla propria solitudine. Una cara persona e un rapporto esemplare.
La poesia scorre come un vento fresco e profumato.

 Lucia Longo - 29/07/2014 09:39:00 [ leggi altri commenti di Lucia Longo » ]

Grazie a te...

 Lorenzo Mullon - 28/07/2014 19:36:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

il pane sta lievitando anche da me, ancora qualche ora ed è pronto

 quattrostraccisullapelle - 28/07/2014 17:35:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

Grazie a te, Amina,
anima sì preziosa e bella.

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato il tuo commento non andrà direttamente in pubblicazione ma passerà da una convalida della Redazione.
Quando avrai inviato il commento, riceverai una e-mail all'indirizzo che hai inserito nell'apposito campo sottostante contenente un collegamento (link) cliccando sul quale covaliderai il tuo commento che sarà pertanto letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, a insindacabile decisione della Redazione; potranno passare alcuni giorni dalla eventuale pubblicazione. Se il commento verrà pubblicato, allora sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.

Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.

Nominativo (obbligatorio):


Posta elettronica (obbligatoria):

DA LEGGERE PRIMA DELL'INVIO DI UN COMMENTO
Nessun utente può gestire i commenti pubblicati, solo LaRecherche.it può farlo.
La rimozione di un commento da parte di LaRecherche.it non equivale alla cancellazione dello stesso, il commento, in prima istanza, verrà tolto dalla pubblicazione e sarà cancellato soltanto se non costituirà possibile prova del venir meno al Regolamento, in ogni caso la sua cancellazione definitiva o meno è a discrezione di LaRecherche.it.
Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).

I tuoi dati saranno trattati solo per gestire la pubblicazione del commento. Per maggiori informazioni leggi l’Informativa privacy. Inviando il commento dichiaro di acconsentire all'Informativa privacy sul trattamento dei dati personali:

Acconsento Non acconsento