LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Amina Narimi
|
||||||
Un minareto che perfora il cielo basta un niente che ti trovi nella gioia poche briciole di un seme di quinoa in mezzo all'erba e ai fiori, lentamente, un sopracciglio chiaro, il quarto di una noce che diviene azzurro mentre canti le lettere intorno ad un giardino, dove puoi sentire anche una tigre tossire accanto a noi - Amina Che cosa stai cantando? - Mi sto spostando verso te tra lunghe spine bianche e fiori gialli. C’è un segreto irriverente senza tempo se muovi sulla terra la tua bocca trovi il foro dove i nostri cari son tornati dentro, seduti nello stesso posto remotissimo delle nostre connessioni umane in un soffio risuonano le strade, in un suffragio rifiorisce il mondo visto nella nostra mano più di ciò che è, per condurre, tra la pietra e il rosso, noi, nella parabola che ritorna e gioca - ed ora cosa canti ? sto venendo a casa nostra, che vive a pochi suoni di distanza, lungo distici di versi. Come uccelli ci passiamo di mano in mano l’armonia, se t'incammini, lungo piste d'asini selvatici, spargiamo voci sulla gioia, ed è una mappa tramandata da canzoni catene di montagne e fiumi. No.. non avremo oggetti da scambiare, il canto come bene, si baratta, al tempo di suonare il nostro pezzo dall’inizio, lungo i pozzi. Sul gran posto c’è un canale buio sotterraneo che sbuca in cima tra le acque rosa, è un fiato caldo di midolli e quasi non ti accorgi che le montagne son di nuovo le montagne e sei nel foro delle lacrime del mare con la dolcezza più grande sulle spalle di esser foce e la sorgente insieme ci scambiamo gioia per scintille al punto d’incontro d’altri canti le nostre ossa sono vasi d’oro guidati da lontane vicinanze, abbiamo il cuore di una lepre dentro gli occhi un viso verde, tra le ginocchia coronate, come un bozzolo: è quel canto, dentro la sua foglia, srotolato avremo cura del germoglio dell’onda ininterrotta di smeraldo che ci tiene insieme per canzoni scambiando gioia, accanto ai pozzi Accanto ai pozzi- mi deve avere ripetuto le stesse parole dentro il sogno, perchè furono le prime a venirmi nella bocca quando mi svegliai. Bagnata nel liquido ancestrale come avessi scambiato tutto il mondo annidato nel palmo di una mano. |
|