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al testo di Amina Narimi
Nella grande notte delle palpebre
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Cerca riparo Tra molliche di pane Tutto il silenzio. C’è un grido così profondo Che perfora i nostri cuori Che si conficca in petto Scuotendo il corpo fino agli occhi Prima che si spezzi, singhiozzando, il tronco che più amo Come fossero frammenti delle ossa prese dalla morte. L’altra notte Ho sognato per haiku così sottili per la paura del sangue senza casa implorando sulle pietre: tu segui il fiume le vene lungo il greto saranno i rami- piangevo sapendo di pregare ero uno di loro che cantava nelle mie mani: -A perdifiato Bevendo con i morti Sbocciano i passi- come le ghiande nella tua gola viola cadono i sogni- Dentro di me ho nascosto i fiori dell’inferno, per custodire i nomi nel giardino in un piccolo posto tanti piedi , occhi saccheggiati, da ombra in ombra, di tante lingue la tramontana che si piega. Meraviglioso fiore.. svettante sulle cime addormentate, con la testa reclinata io ti prego insanguinato come vivo l’angelo sorride e l’uva è luminosa se irrora un Dio la rosa del tuo volto il biancore degli ulivi come pietre luminose intorno agli occhi ho sognato per haiku, e per l’amore nella grande notte delle palpebre, come siamo cuore nel cuore sorgendo muore rivestiti di foglie in bocca scintillante fino alle stelle l’arcobaleno trova riparo tra molliche di pane tutto il silenzio
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Lucia Longo
- 02/04/2015 18:33:00
[ leggi altri commenti di Lucia Longo » ]
meraviglioso...
un componimento meraviglioso...anche visivamente bello...
Un incipit e una chiusa che lasciano senza fiato.
Sei straordinaria Amina
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Franco Bonvini
- 01/04/2015 09:51:00
[ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]
..ma le nostre sono solo riflessi delle tue.. Grazie a te.
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Amina Narimi
- 01/04/2015 00:59:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
la stanza più intima, dove leggo le vostre parole, è un viaggio a bere Grazie ..
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quattrostraccisullapelle
- 31/03/2015 21:17:00
[ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]
Solo gli occhi di Amina possono narrare così Colui che verrà crocifisso, occhi così e ventre di madre, fino ad entrare, poi, nellalba della maddalena e riflettere larcobaleno della luce di Pasqua. Avrei amato commentare verso per verso, tanta è la bellezza di questa poesia, ma sono dintelletto flebile.
SempreMiaInsuperabilePoeta
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Lorenzo Mullon
- 31/03/2015 19:45:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
molto belli questi sogni che cadono nella gola come ghiande è un offrirsi alla natura come alberi con un pozzo dentro che a volte sembra appartenerci a volte sembra un riflesso lontano
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Franca Alaimo
- 30/03/2015 19:27:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Niente muore davvero -soltanto si trasforma- come lalbero che, caduto nel fiume, fa dei suoi rami vene dacqua e sembra ancora dialogare con la poeta che lha sempre amato come si deve amare ogni creatura viva. Lalbero custodisce molti ricordi delle cose visibili e delle altre celate sotterra, come i morti. E, tuttavia, tutto, poi, approda alla luce,alla gioia di quellarcobaleno che Amina scrive con lettere multicolori. E interessante linserimento, allinterno del testo di altri mini-testi codificati come gli haika, tutti molto "orientali"; e sottolineo questo aggettivo, perché è davvero difficile, a mio parere, leggere, oggi, haiku che ne rispettino lo spirito autentico, tanto ormai questo genere è stato occidentalizzato e piegato ai più svariati contenuti, pur nel rispetto della struttura sillabica. Gli haiku di Amina sanno, invece, convogliare nellultimo verso una stupita ed inattesa conclusione e restano sempre nellambito di uno scenario naturale. Come sempre, la poesia di Amina va letta e riletta per una completa comprensione;infatti, la sua scrittura, come ho detto più volte, proviene da una zona molto profonda, dove accadono cose diverse da quelle che la ragione ci fa conoscere.
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Valentina Meloni
- 30/03/2015 10:46:00
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Cara Amina, ho letto in silenzio molte tue poesie, incapace di lasciare un commento tanto mi sembrava banale. Che la poesia produca un silenzio di riflessione e di stupore è cosa preziosa. Questo mi accade e mi sento vicina a quelle parole, a queste parole come fossero sorelle che avevo dimenticato. Un caro saluto
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Piergiorgio
- 30/03/2015 09:24:00
[ leggi altri commenti di Piergiorgio » ]
Meraviglia!
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Antonio Ciavolino
- 29/03/2015 23:16:00
[ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]
tratterò il testo con una nota brevissima: molto riuscito nello svolgersi e nella concettualità. Dove invece voglio porre laccento della mia predilezione è proprio sui versi in forma di haiku che ispirano il brano e che, in sequenza, trovo siano così indovinati, al mio gusto e alla mia lettura. Cmplmnts.
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Cerca riparo Tra molliche di pane Tutto il silenzio tu segui il fiume le vene lungo il greto saranno i rami
A perdifiato Bevendo con i morti Sbocciano i passi come le ghiande nella tua gola viola cadono i sogni -
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Franco Bonvini
- 29/03/2015 22:45:00
[ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]
e non posso dire che è la più bella, Perchè Amina ci stupirà ancora.
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Franco Bonvini
- 29/03/2015 22:42:00
[ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]
Perchè è questo che cè alla fine dell arcobaleno. Le stelle. Altro che pentola d oro. "alla fine usciremo a riveder le stelle"
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