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al testo di Amina Narimi
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Ti guardo piccola mentre cammini, vicino alla casa delle formiche bisognosa di un luogo tutto concreto di un corpo abitato che sia visibile. L'intera realtà è così delicata- e tanto pesante l’immaginazione- se la trattieni fra le tue mani; non esiste un confine quando succhi le dita agli anelli ancestrali con dentro dei soli col fiato benevolo che viene dagli alberi chinando il capo di sera in sera. Mia lucida madre fra i girasoli ti seguo leggera e innamorata dei fragili azzurri dei nuovi capelli. |
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