Il tuo vento leggero ha sospinto i miei passi nell’anno nuovo del pino rosso, dei suoi germogli pronti a salire con una candela in fondo al cielo. Ognuno avanzava indivisibile da un senso largo di religione; un’unica immagine era presente, vissuta e insieme tutta natura: due destini nel bosco che fanno la legna, due ombre sottili di ogni colore, con un semplice adagio sopra la bocca: come è stretto, qui, dove ci amiamo e il silenzio posa, con cura, i suoi semi – come sposi gemelli che vanno ugualmente e con piedi diversi accostando la luce, a manciate, in mucchietti, infine montagne, per salvare il magenta al sorriso divino fra le ossa cave dei loro bambini.
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