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al testo di Amina Narimi
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È salita celeste la leggerissima come una felce che sta per fiorire sulla collina degli usignoli. Alla Pasqua d’estate hai toccato la roccia del sonno sacro di quella bambina, con gesti piccoli e silenziosi il vuoto magnifico della sua tomba. Sulle spalle del muro bianco di offerte, discese adagio le nostre promesse, si è nascosto il respiro dentro il salterio. |
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