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al testo di Andrea Guidi
Orizzonte
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Sollevo l'ombra di un sorriso sulla linea che a confine si pone tra gli occhi affaticati al sole e la calma del mare, esistenziale. Certo eravamo giovani, ricordi, quando improvviso si calmava il vento e l'occaso ci coglieva impreparati sorprendendo noi stessi e i nostri sensi. Impalpabile l'onda con la brezza e le tue mani la tua bocca l'emozione e il battito del cuore... Ci si calmava a stento e rimaneva la voglia di non farci sopraffare dalle nuvole scure all'orizzonte.
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Francesco Rossi
- 01/02/2020 14:05:00
[ leggi altri commenti di Francesco Rossi » ]
La percezione la fa da padrona in questa poesia. La linea che a confine si pone io la oltrepasso, e un senso di appartenenza e di esistenziale nel mare trovo. Poi, un ricco verseggiare damore dove i vivi ricordi emergono. Poesia che ho letto con gran piacere.
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